Perdono e “maggiore” salvezza

Perdono e “maggiore” salvezza

Cos’è la salvezza? È solo il perdono dei peccati attraverso la morte di Gesù, o c’è dell’altro?

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La comune comprensione della salvezza è ricevere il perdono dei peccati attraverso la morte di Gesù per noi. Questo è certamente l’inizio della salvezza, ma c’è molto di più oltre a quello.

Il perdono dei peccati è la purificazione esteriore che ci purifica dai peccati che abbiamo commesso in modo che siano cancellati una volta per tutte.  Ma questo da solo non ci prepara ad essere utili per ogni opera buona, come dovremmo. (2 Timoteo 3:17) C’è bisogno di una purificazione interiore prima di essere completamente puri. Cerchiamo la pulizia interiore perché dobbiamo arrivare ad amare Dio e vogliamo diventare partecipi della sua natura. (2 Pietro 1:3-4) Per questo dobbiamo prendere parte a questa salvezza “maggiore”.

La “maggiore” salvezza

Paolo scrive della salvezza in Romani 5:10, “Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.”

Sfortunatamente, questa “maggiore” ("tanto più") salvezza è poco conosciuta. Che cosa significa essere salvati mediante la sua vita? Gesù disse, “Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto.” Giovanni 15:5. Questi sono i frutti dello spirito di cui leggiamo in Galati 5:22-23, che derivano dalla crocifissione della carne con le sue passioni e i suoi desideri (v.24). Noi abbiamo il potere di farlo se abbiamo lo Spirito di Gesù che dimora in noi.

Per un maggiore approfondimento su come avere lo Spirito dimorante in noi, leggi questo articolo: Che cos'è il battesimo dello Spirito?

Paolo ci esorta in Filippesi 2:12 ad adoperarci al compimento della nostra salvezza con timore e tremore. Ma non stiamo cercando di salvare noi stessi allora? Certamente no! Nel versetto successivo sta scritto “infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.” Filippesi 2:13. Questa è la grazia di Dio, perché senza di Lui non possiamo fare nulla. (Giovanni 15:5)

Tutti vorrebbero essere gentili, cordiali e pazienti, ma cos'è che rende così difficile vivere così in tutte le situazioni della vita?  È il nostro peccato – il nostro orgoglio, e la nostra volontà e i nostri desideri. Quando Dio lavora in noi per fare la sua buona volontà e per crocifiggere la nostra volontà propria e il nostro egoismo, possiamo diventare facilmente riluttanti. Ecco perché Paolo continua dicendo "Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute.” Filippesi 2:14.

Piena salvezza: Conquistare la terra promessa

Nella Bibbia abbiamo un’immagine di questa riluttanza quando il popolo di Israele doveva conquistare la terra promessa. Con la forza di Dio avevano abbandonato l’Egitto (il mondo) e furono salvati in quel senso. Ma quando Dio ordinò loro di intraprendere la battaglia e di conquistare la terra promessa, essi si lamentarono, contestarono e si ribellarono. Se Dio avesse annientato i loro nemici per loro, avrebbero volentieri posseduto la terra, perché si rendevano conto che la terra era buona e che i suoi frutti erano buoni. Ma dissero che era troppo difficile – i giganti erano troppo grandi e le città troppo forti. E così si rifiutarono di ubbidire. Invece della “piena salvezza" – la conquista della terra promessa – furono mandati a vagare nel deserto per i successivi 40 anni.

Se avessero ubbidito quando Dio l’Onnipotente stava operando in loro, avrebbero preso i loro nemici come pane, come profetizzò Giosuè. Quando fu detto loro di tornare nel deserto, cambiarono idea e vollero andare e conquistare la terra, ma Dio non lavorava più in loro. Non c’era più alcuna grazia su di loro e furono irrimediabilmente sconfitti. Possiamo leggere tutto a questo riguardo in Numeri 13 e Numeri 14.

Quindi, non accontentiamoci di essere salvati dall’Egitto (il mondo), e di passare il resto della nostra vita cristiana camminando nel deserto, senza conquistare mai la terra promessa – la vita di Cristo coi frutti dello Spirito. No, cerchiamo di ottenere questa salvezza “maggiore” mediante la fede e l’obbedienza ai suggerimenti dello Spirito di Dio, cosicché mediante lo Spirito portiamo a morte il peccato che dimora nel nostro corpo. (Romani 8:13) Allora vivremo!

Questa è vera salvezza!

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