Come un vangelo rivoluzionario ha cambiato la mia vita: Parte I

Come un vangelo rivoluzionario ha cambiato la mia vita: Parte I

Dal lavoro in un kibbutz in Israele, al contrabbando di bibbie al di là della “cortina di ferro,” al lavoro come seminarista in Inghilterra, Phil cercava un cristianesimo più profondo di quello che aveva conosciuto sino ad allora.

Dal lavoro in un kibbutz in Israele, al contrabbando di Bibbie al di là della “cortina di ferro,” al lavoro come seminarista in Inghilterra, Phil Derkatch cercava qualcosa che non riusciva ad indicare con chiarezza. Era così fino a quando non sentì il vangelo di vittoria sul peccato e incontrò persone le cui vite parlavano in maniera convincente degli effetti dell’obbedienza a questo vangelo, allora seppe di aver trovato finalmente la casa per il suo spirito, che aveva cercato per tutti questi anni.

“Sono cresciuto in una buona famiglia cristiana. Ho trascorso la mia infanzia e la mia giovinezza circondato da persone cristiane molto attente e gentili. Mi è stato insegnato di Gesù e del perdono dei peccati, e ho ricevuto una connessione personale con Dio. Era un ambiente molto sano e sicuro.

“All’età di circa 17 anni ho cominciato a percepire che qualcosa mancava. Sentivo di aver bisogno di più di quello che sentivo o vedevo. Così da adolescente sul punto di fare delle grandi scelte nella vita, ho gridato a Dio, chiedendogli di fare qualcosa con la mia vita. Non sapevo che cosa fosse quel qualcosa, ma volevo essere un sacrificio completo e totale per Dio. Non sapendo cosa significasse concretamente, presi una ferma decisione che avrei trovato la volontà di Dio per la mia vita.”

Inizia il viaggio

“Mi venne quindi in cuore di andare in Israele per un periodo, con la speranza di trovare lì quello che Dio aveva in serbo per me. Ma quando era passato il tempo lì, non sentivo ancora di aver trovato quello che cercavo e così mi aggregai ad una missione a Maidstone, Kent, in Inghilterra. Per alcuni anni la mia famiglia traduceva e pubblicava bibbie in russo e ucraino, che contrabbandavano al di là della “cortina di ferro.” Ero molto entusiasta per questo lavoro. Avevo sentito storie di quanto avevano sofferto alcune persone dietro questa cortina di ferro per ricevere una Bibbia e avere a loro disposizione la Parola di Dio. Queste storie avevano trafitto il mio cuore ed era con questo spirito che avevo contattato la missione, che era attiva nella distribuzione di queste bibbie. Essi accettarono che venissi a lavorare con loro, ma mi richiesero che nel periodo in cui non ero in viaggio frequentassi una scuola missionaria.

Non ero interessato a predicare o a raccogliere denaro, ma mi esortarono fortemente a ricevere una formazione. Mi veniva assicurato che non era una scuola teologica, ma una vera e propria scuola missionaria pratica.
“Quindi accettai di frequentare questa scuola e iniziare la mia formazione missionaria. All’età di 19 anni ho iniziato a lavorare con un giovane studente di medicina e insieme abbiamo passato la cortina di ferro in Europa orientale in un minibus. Abbiamo contrabbandato alcune delle bibbie che la mia famiglia aveva stampato nella propria tipografia a Toronto! Molte volte abbiamo attraversato i confini di questi paesi sovietici con delle bibbie nascoste nel minibus. Era una grande responsabilità che pesava molto sulle mie spalle. Se fossimo stati presi, ci sarebbero state delle serie conseguenze. Ma, ancor di più, se fossero stati presi i destinatari, avrebbero dovuto affrontare il lavoro duro e la prigione, e nel peggiore dei casi, avrebbero perso la loro vita.

“Attraverso questo lavoro ho incontrato numerose persone meravigliose e pronte al sacrificio. Ma nessuno di loro aveva qualcosa che andava oltre questo e sentivo fortemente che una vera vita cristiana andava più a fondo di buone azioni e sacrifici. Anche se era un lavoro estremamente buono e necessario, sentivo che non ricevevo una vita più profonda se non di superficie.”

Un vangelo così diverso

“Ma attraverso un giovane uomo che avevo incontrato in Israele, entrai in contatto con un intero gruppo di persone della BCC che credevano, predicavano e vivevano un vangelo che era completamente differente da qualsiasi altra cosa che avessi mai sentito prima. Più significativamente incontrai un uomo di nome Sigurd Bratlie. Quest’uomo è stato fondamentale per me, per capire questo vangelo nuovo. Da lui ho sentito per la prima volta della vittoria sul peccato, che la Parola di Dio doveva essere creduta esattamente per come era scritta. Qui ho iniziato per la prima volta a sentire che stavo ascoltando qualcosa che iniziava a colmare quel desiderio per qualcosa di più che avevo sempre avuto. Era un vangelo che era così contrario a tutto quello che avevo sentito e imparato durante la mia vita cristiana, che ho avuto un periodo difficile per comprenderlo. Ma la vita delle persone che avevo incontrato e che credevano in questo vangelo parlava fortemente di questa verità. Senza capire il messaggio in sé, ho visto i frutti di questa vita in queste persone. Ho visto una vita più profonda che produceva le virtù di Cristo in coloro che la vivevano. Era questo che mi attirava con forza, ancor prima di giungere alla fede e alla sua comprensione per la mia vita.

“Adesso sentivo che Gesù era venuto in carne e sangue come i figli, col peccato nella carne (Ebrei 2:14) e che era possibile camminare nelle orme di Gesù. Era un concetto molto difficile da afferrare per un giovane uomo a cui era stato sempre detto che Gesù non aveva alcun peccato, e che Lui era speciale e unico e completamente separato da noi. Ma adesso ascoltavo che era possibile diventare simile a Lui! Il fatto che queste persone che predicavano questo inaudito vangelo risplendessero delle virtù di Cristo, mi convinse che finalmente stavo ascoltando la verità; finalmente avevo trovato la volontà di Dio per la mia vita. Quando andai in Norvegia per partecipare ad una conferenza nel principale centro conferenze della BCC, entrato lì, subito il mio spirito sentì che avevo trovato quello che avevo cercato per tutta la mia vita. Sapevo di essere arrivato a casa.”

Leggi anche la seconda parte del viaggio di Phil verso la verità.

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