“Mi ritrovo in una posizione che non ho scelto.”

“Mi ritrovo in una posizione che non ho scelto.”

Mio marito era fisicamente forte e sempre pronto ad aiutare gli altri. Questo finché non gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson.

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In qualche modo quando siamo giovani e facciamo progetti per la nostra vita, se siamo sani e forti non ci viene mai in mente che un giorno questa forza e salute possano essere portate via. Guardiamo gli anziani e sentiamo che sono un genere di persone diverse. Non finiremo come loro.

Mio marito era fisicamente forte ed era sempre pronto ad aiutare gli altri a traslocare, a intonacare i soffitti o a stendere il cemento. La sua visione per la sua pensione era di avere più tempo per fare da babysitter ai suoi nipoti, andare a fare escursioni e preparare il caffè all'aperto con i suoi amici.

Questo finché non gli è stata diagnosticata una malattia neurologica degenerativa attorno ai suoi 50 anni, che lo sta privando gradualmente delle sue forze e del suo equilibrio, portandogli dolore e privandolo del suo sonno. Non è fatale, ma gli sta portando via il futuro che si aspettava di avere e per la prima volta nella sua vita, è stato tentato dalla depressione e dalla paura per il futuro. E ha detto, “Mi ritrovo in una posizione che non ho scelto.”

Potresti chiederti come mai Dio permette che accadano cose simili. Perché una persona a cui piace essere così utile, dovrebbe essere tolta dalla circolazione in questo modo e così permanente.

L’obiettivo di Dio è renderci adatti all’eternità

Dobbiamo ricordarci che Dio ha in mente una lunga prospettiva. La sua priorità non è assicurarsi che abbiamo una vita che soddisfi i nostri auspici. Il suo obiettivo è renderci idonei per l’eternità, di plasmarci in quello che è utile a Lui, di portarci al punto in cui consapevolmente rinunciamo a quello che viene dalla nostra volontà – per quanto possa sembrare buona.  Alcune volte Dio ci mette in una situazione in cui sono affrontate tutte le nostre tendenze, per aiutarci a vedere noi stessi. Lui fa questo con le persone che ama.

Mentre guardo mio marito diventare più debole e vedo come il suo mondo si riduce, potrei pensare che la vita sia così ingiusta.

Ma non lo faccio.

E neanche mio marito lo fa.

Nuova terra – natura divina

Giosuè e Caleb hanno avuto la fede di entrare in una nuova terra, anche se era abitata da giganti. Al contrario, tutto ciò che vedevano gli israeliti erano i giganti, i problemi e il possibile fallimento. E per questo si rifiutarono assolutamente di entrare: “Allora tutta la comunità gridò di sgomento e alzò la voce; e il popolo pianse tutta quella notte. Tutti i figli d'Israele mormorarono… Numeri 14:1-2.

È ovvio che questo è il modo in cui ci sentiamo naturalmente. La nostra paura per il futuro, il nostro disagio nell’affrontare ciò che è sconosciuto, ci vincola come se fossimo in prigione, e possiamo inizialmente reagire allo stesso modo dei figli di Israele di fronte a problemi che sembrano dei giganti. Eppure questa nuova terra è ciò che Dio ha scelto per noi, anche se può venire con dei problemi. Questa è la nostra terra e quella in cui Dio vuole che ci trasferiamo. E Lui vuole che combattiamo per questo. L’unica cosa che possiamo fare di fronte a una situazione nuova e spaventosa è ottenere forza da Dio per entrare in quello che ci è richiesto. Quando chiediamo a Dio, lui ci darà forza, potere e coraggio, affinché possiamo diventare coraggiosi. Possiamo affrontare il futuro in maniera trionfante sulle nostre paure.

 “Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo…” 2 Corinzi 2:14.

Così, anche se mio marito si ritrova ad entrare in questo strano nuovo “paese” che è abitato dai giganti della disabilità e dell’incertezza, ha detto recentemente:

“Non so cosa avrei fatto senza che mi fossi ammalato di Parkinson. Dio è stato veramente buono con me.”

Questo è il modo in cui pensiamo quando seguiamo Cristo. Tramite queste prove otteniamo la natura divina. Diventano cose di cui non avremmo potuto fare a meno, perché Dio ci allontana dalle nostre tendenze naturali e ci porta in “una terra in cui scorre latte e miele.” Una terra che ci dà pace e riposo e comunione con Dio e gli uni con gli altri.

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