Non c’è tempo per ascoltare l’accusatore

Non c’è tempo per ascoltare l’accusatore

Mi ero abituata a dare ragione alle sue bugie scoraggianti, fino a quando Dio mi mostrò cosa doveva cambiare nella mia vita.

“Sei una mamma egoista. Non sei una moglie amorevole. Hai lottato contro le stesse cose per anni. Dovresti aver progredito molto di più, a questo punto. Sei sempre stata così e lo sarai per sempre”.

Erano spesso le stessi situazioni che innescavano queste conversazioni interiori. Volevo fare il bene e seguire Gesù, ma mi arrabbiavo ancora con i figli, dicevo cose sgradevoli a mio marito, o mi preoccupavo troppo di quello che le altre persone pensavano di me. Appena accadevano queste cose, immediatamente sentivo queste accuse dentro. Venivo tormentata da sentimenti di colpa e scoraggiamento che non ci sarebbe mai stato un vero cambiamento in me. Infatti, pur vergognandomene, mi ero abituata ad ascoltare e ad essere d’accordo con questi pensieri. Mi sentì paralizzata e debole, e sembrava come se Dio fosse lontano.

Ero consapevole che queste accuse non erano di Dio, poiché non portavano pace o pensieri di un futuro ed una speranza. (Geremia 29:11) Sapevo che in realtà questi pensieri venivano da Satana, colui che la Bibbia descrive come un “accusatore”. (Apocalisse 12:10) E sapevo anche che l’intenzione di Satana era derubarmi della mia pace e della mia gioia, poiché lui è un ladro e un distruttore, che vuole distruggere la mia fede. Ma io mi sentivo impotente di fare qualcosa perché sentivo che era tutto vero. “Lo so”, pensavo. “È tutto vero. Non riesco. Semplicemente non ci riesco ad essere buona”.

Sapevo che c’era forza nella Parola di Dio e nella preghiera, ma quando l’accusatore bisbigliava nel mio orecchio, sembravo legata e sembrava come se non servisse pregare. Nel mezzo degli impegni della vita, non avevo affatto dato priorità a leggere la parola di Dio o a pregare. Allora, quando Satana venne con le sue accuse, non avevo nulla con cui lottare. Mi facevo trascinare nei miei pensieri e sentimenti fino a quando mi sentivo talmente giù e scoraggiata che volevo infilarmi sotto una pietra e non uscirne mai più.

Le cose diventano chiare

Ad un certo punto durante uno di questi momenti bui, decisi di cercare tutti i versetti che riuscivo a trovare riguardo ad avere Dio vicino e a ricevere forza ed aiuto da Lui. Più leggevo, più divenne chiaro che c’erano delle condizioni e dei requisiti per ricevere forza da Dio ed averlo vicino. Per esempio, 2 Cronache 16:9: “Infatti il Signore percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui… E in Giacomo 4:7: “Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio, ed Egli si avvicinerà a voi…”

Dovetti chiedermi se il mio cuore fosse leale verso Dio quando sceglievo di ascoltare l’accusatore. Mi sono sottomessa a Dio e mi sono avvicinata a Lui con un cuore puro quando mi crogiolo in pensieri deprimenti su come sia andata nel passato? Neanche lontanamente. Le condizioni per ricevere la sua forza e il suo aiuto mi divennero chiarissime. Il mio cuore non era leale a Dio. Avevo riposto la mia fiducia nei miei sentimenti e ragionamenti invece di credere completamente in Lui e alle sue promesse. Invece di trascorrere il mio tempo e i miei pensieri cercando la sua volontà e quello che gli è gradito, lo avevo trascorso in conversazioni con l’accusatore. Dovevo lottare per mantenere il mio cuore e i miei pensieri puri per Dio in modo da ricevere la sua forza così che l’accusatore avrebbe perso la sua morsa su di me.

Dovevo essere attiva

Fino ad allora avevo trovato scuse su come non avevo abbastanza tempo, ma in quel momento presi una decisione di usare qualsiasi momento libero che avevo nella frenesia della vita quotidiana per leggere la parola di Dio e per pregare. Ho scoperto che quando cerco attivamente la sua volontà per me in quello che dico o faccio, comunicando con Gesù come il mio amico e mediatore e pregando per gli altri, diventa un altro tipo di lotta. Quando ho la Parola di Dio nei miei pensieri e sono ripiena dello Spirito, allora sono più attenta alle tentazioni, e riesco a lottare contro cose come impazienza, desiderio d’onore, ecc. prima che fuoriescano dal mio corpo. La Parola di Dio è un’arma che vince queste tentazioni. E se non ho la Parola di Dio, allora ovviamente non riesco a vincere.

Non sono più sulle difensive, sentendomi paralizzata e impotente quando vedo il mio peccato. Ho notato di non aver più tempo o spazio nei miei pensieri per le accuse di Satana e che lui di fatto viene di rado con queste accuse. È stato scoperto come un bugiardo. Sì, io ho una carne in cui non abita alcun bene, come leggiamo in Romani. E posso essere tentata e posso persino essere caduta, ma i pensieri di Dio per me sono di un futuro e una speranza. Non devo diventare scoraggiata e senza speranza, perché posso pentirmi e alzarmi subito dopo e pregare e credere che riuscirà la prossima volta. Se mi sono preparata avvicinandomi a Dio e riempiendomi con la sua Parola così che ho qualcosa con cui lottare, allora la vittoria è garantita la volta successiva!

So di essere disperatamente dipendente dal rimanere sull’offensiva. Devo usare bene il mio tempo, specialmente nei miei pensieri, cercando la volontà di Dio, guardando e pregando e lottando attivamente. Quando le situazioni vengono sulla mia via e lo Spirito mi mostra di più di “me, me stessa ed io”, posso avvicinarmi a Lui ed ascoltare la sua parola, mantenendo il mio cuore puro ed integro per Lui. Facendo questo, sono sempre in conformità con i requisiti per ricevere forza ed aiuto da Dio per vincere l’accusatore.

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