Perché i cristiani parlano sempre del peccato?

Perché i cristiani parlano sempre del peccato?

Non sarebbe meglio parlare di tutta la bontà nell’umanità piuttosto che essere negativi?

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Per capire la risposta a questa domanda, dobbiamo considerare qual è il punto della cristianità?

Quando capiamo questo, allora sapremo perché la cristianità parla tanto del peccato e non basa il suo messaggio sulla “bontà nell’umanità”.

Capiremo anche dove ci porta la “bontà dell’umanità”…

E vedremo che questo messaggio non è negativo; ma il messaggio più potente, liberatorio e positivo che il mondo abbia mai sentito. Ed interessa te e me.

I limiti della bontà umana

Che cos’è veramente la bontà umana? Ci sono molte persone gentili che fanno molto del bene. Ci sono molte persone valorose che fanno cose coraggiose per gli altri. Ci sono eroi che si sacrificano per il bene comune. Ciononostante…

Persino le persone “buone" hanno i loro limiti. Nonostante tutte le azioni gentili, altruiste o coraggiose per cui sono conosciute, ci sarà un momento in cui avranno pensieri egoisti, si irriteranno nel traffico, sbufferanno sulle azioni degli altri, sbotteranno verso il proprio partner.

Ho una sfida per te: prova, dici o pensa completamente e assolutamente a buone azioni, parole o pensieri per un'intera giornata. Nemmeno una parola, un pensiero o un’azione tua che sia macchiata da egoismo, pigrizia, gelosia, desiderio, irritazione, ira, inganno – peccati che abbiamo tutti ereditato nella nostra natura umana. Nessuna deviazione e nessuna eccezione. Un pensiero egoista, inorgoglito o irritato e hai fallito.

Vedi, noi non possiamo essere veramente buoni per natura. Persino i nostri migliori sforzi sono contaminati da cose come il volere riconoscimento per quello che abbiamo fatto.

Quando ci si riferisce al peccato al giorno d'oggi sembra quasi come una parola fuori moda, un concetto obsoleto e il mondo è passato oltre. In questo mondo moderno però le persone chiamano il male, male – come assassini, dittatori, pedofili e terroristi. Noi pensiamo al male come qualcosa che altre persone, altri governi, altri paesi fanno su vasta scala. Ma questo male orribile e dimostrabile che noi possiamo riconoscere nasce dal peccato. Ed il peccato, che ci piaccia o meno, che lo ammettiamo o meno, è qualcosa che è dentro ogni singolo essere umano. Persino nei "buoni”.

Gesù stesso aveva bisogno di aiuto per non peccare

Gesù, nato come uomo, aveva una natura umana come la nostra che si esprime attraverso il peccato; pertanto dovette essere “unto di Spirito Santo e di potenza” (Atti 10:38), e dovette implorare Dio per ricevere aiuto “con alte grida e con lacrime” (Ebrei 5:7) quando incontrò la sua propria carne, persino mentre faceva il bene. La sua lotta era che nessuna delle sue opere sarebbe stata contaminata in nessun modo dal peccato nella sua carne.

Pertanto, diversamente dalle buone azioni “umane” a cui pensiamo quando vogliamo benedire le persone, il bene che fece Gesù era unto da Dio.

Vincere il peccato sulla terra come fece Gesù – è assolutamente ottenibile

Il punto della cristianità è diventare come a Cristo, Lui che “non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno”. (1 Pietro 2:22) La nostra ultima chiamata non è niente di meno che prendere parte alla natura divina! (2 Pietro 1:4) E questo è importante da capire: noi non riceviamo la natura divina quando lasciamo il corpo e andiamo in cielo. Nel seguire Gesù, vinciamo il peccato che è innato nella nostra natura passo dopo passo, esattamente come fece Lui. È rimpiazzato dalle virtù, dalla natura divina, e questo ha luogo mentre siamo ancora in vita sulla terra! Se quello che leggi nel nuovo testamento non è come sperimenti il cristianesimo, o non è ciò a cui miri, allora – qual è il punto?

E questo è l punto: la bontà umana non porta alla natura divina.

Persino quando abbiamo accettato Gesù come nostro Salvatore e abbiamo ricevuto il perdono per i nostri peccati, manteniamo ancora la nostra natura umana e questo è quello da cui dobbiamo purificarci. Poiché Gesù prese giornalmente la sua croce e rinunciò a sé stesso per liberarsi dal peccato nella sua natura umana, noi dobbiamo fare lo stesso: e se tu non credi che questo sia vero, leggi Galati 2:20, Galati 5:24 ed Ebrei 12:4.

È completamente possibile per noi diventare come a Cristo. Quando lo capiamo veramente, allora parlare del peccato in modo da riconoscerlo e metterlo a morte diventa la cosa più positiva e liberatoria che possiamo mai fare. Allora riceveremo la forza di fare la volontà di Dio e non la nostra. Forza per essere zitti, e forza per parlare. Forza per dare, e forza per amare. Forza per incoraggiare e forza per rimproverare.

“Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio.” 1 Corinzi 1:18.

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