Perché non devo essere in ansia per i miei figli

Perché non devo essere in ansia per i miei figli

Da genitore non posso essere sempre con i miei figli e guardarli ogni minuto. Ma c’è qualcuno che può!

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Un nuovo anno scolastico è iniziato e il mio figlio minore ha iniziato l’asilo nido. Tutti i miei figli sono fuori casa adesso durante la giornata e si presentano molte emozioni miste e domande. Come sarà il nuovo anno scolastico per i ragazzi? Riusciranno a fare amicizie? Se sì, saranno buone amicizie? Come staranno lontani dalle cattive influenze?

Sebbene possa essere naturale che tali pensieri vengano su, non vuol dire però che io debba farmi riempire di preoccupazioni. La parola di Dio dice totalmente l’opposto!

In Geremia 29:11 sta scritto, “Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore: "pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza”.

Che parole confortanti e piene di speranza! C’è un futuro e una speranza in serbo per loro!

Quindi, quando vengono su tali pensieri, che cosa posso fare per fermarli? Io posso pregare per i miei figli, poiché io ho sperimentato che questo versetto è vero: Io t'invoco, perché tu m'esaudisci, o Dio”. Salmi 17:6. E quando prego, dico Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno”. (Giovanni 17:15) Pertanto, so che sebbene io non possa essere ovunque sono i miei ragazzi, Dio sarà con loro e li guiderà nei passi che fanno. Che conforto e che pace mi dà questo!

Devo essere un discepolo

In Giacomo 5:16 dice, "la preghiera del giusto ha una grande efficacia”. Come posso essere giusto agli occhi di Dio così che le mie preghiere vengano ascoltate ed esaudite? Vivendo come un discepolo. Cioè, devo rinunciare a me stessa e prendere la mia croce giornalmente. (Luca 9:23) In altre parole, io seguo le orme di Gesù e mi adopero a rinunciare alla mia propria volontà e a benedire gli altri.

Posso benedire i miei figli nell’essere un buon esempio per loro a casa, nel modo in cui affronto le cose, o nel modo in cui rispondo o reagisco ad una situazione. Posso benedire i ragazzi trascorrendo tempo con loro, assicurandomi che si sentano amati e voluti bene. Per esempio, ho un orecchio per loro quando tornano a casa da scuola e vogliono raccontarmi delle loro esperienze durante il giorno? Sono disposta a sacrificare il “mio” tempo per concentrarmi su di loro? Insegno loro la parola di Dio, leggo la Bibbia con loro, prego con loro? Ci sono modi e opportunità in abbondanza per benedirli, devo solamente essere vigile e usare le occasioni che ricevo!

Posso vivere la mia vita in modo tale che loro sperimentano una casa buona e sicura. Possono vedere che la parola di Dio è viva, perché lo possono vedere in me. Questo è quello che li porterà a voler vivere la stessa vita personalmente. Una volta qualcuno ha detto, “se i genitori sono discepoli di cuore, diventa naturale per i figli seguire le loro orme”. Queste parole mi hanno dato una tale speranza sia per me stessa che per i miei figli! Sì, i miei figli dovranno vivere in questo mondo; ma possono vivere qui senza esserne affetti o influenzati. Piuttosto possono essere una luce che diffonde quello che è buono e puro!

E questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”. (1 Giovanni 5:4)

Non c’è pertanto bisogno che io mi preoccupi per i miei figli, il loro futuro è promettente e luminoso!

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