Perché sta succedendo proprio a me?
Hai mai pensato a questo quando ti capitano situazioni difficili?
Hai mai pensato, quando ti capitano diverse situazioni che ti fanno soffrire, “perché sta succedendo questo?” Puoi turbarti e diventare ansioso, sconvolgerti e dispiacerti per te stesso. Hai mai considerato che in realtà è perché Dio ha tanta cura e amore per te che queste situazioni sono state mandate da Lui per provarti, affinché tu veda il tuo peccato e possa essere trasformato?
Le prove sono un’opportunità!
Ci vuole molto lavoro da parte di Dio per farci vedere noi stessi. Di natura siamo pieni di orgoglio, fiducia in noi stessi, arroganza, superficialità e egoismo. L’intenzione di Dio è che diventiamo umili e mansueti di cuore come era Gesù. Noi non vediamo sempre l’effetto che ha la nostra natura peccaminosa attorno a noi quando diciamo o facciamo le cose. Che enorme grazia da parte di Dio che ci conduce in situazioni in cui riceviamo luce su questo!
Spesso Dio invia situazioni o persone come strumenti di quelle prove. Per questo motivo non riconosciamo che le prove vengono da Dio. Il pericolo, allora, è che permettiamo ai nostri sentimenti di subentrare. Ci possiamo sentire maltrattati, incompresi, rimproverati o trascurati, scoraggiati o addirittura amareggiati, incolpando le persone o le nostre situazioni per i nostri "problemi". (Ebrei 12:15) La nostra anima può diventare molto attiva, spinta da Satana, che non vuole altro che renderci ciechi alla grazia di Dio su di noi.
L’intenzione di Dio per noi è che diventiamo un albero fruttuoso, che mostra le virtù di Cristo. Dobbiamo imparare a riconoscere le prove come un’opportunità per vincere la nostra carne peccaminosa e diventare conformi all’immagine di Cristo! Questa è l’intenzione di Dio quando ci prova, indipendentemente dallo strumento che usa per farlo. Non lasciare che l’anima tua ti consigli con pensieri e ragionamenti umani, in modo da perdere queste opportunità. Piuttosto presta attenzione allo Spirito, che ti condurrà alla verità.
Trova la tua consolazione in Dio
Nelle prove, è molto naturale parlare con gli altri, giustificare se stessi e cercare la consolazione umana. Prendi invece Davide come esempio. In Salmi 38 e 39 è scritto che gli amici e i parenti di Davide si erano rivolti contro di lui e cercavano di togliergli la vita. Aspettavano che lui scivolasse in modo da prenderlo. Davide disse, in tutto questo, era come un uomo sordo che non sentiva, e un muto che non parlava; e non rispose. “Perché lo hai fatto tu,” disse. (Salmi 39:9) Vide che era un momento di prova da parte di Dio e trovò la sua consolazione e la sua speranza in Dio.
“… adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo. Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute.” Filippesi 2:12-14.
Quant’è vitale questa esortazione di Paolo! È essenziale che riceviamo luce su quello che c’è nella nostra natura in modo che possiamo purificarcene. Abbiamo bisogno di aiuto per vedere noi stessi. Davide pregò in Salmi 13:3 “Guarda, rispondimi, o SIGNORE, mio Dio! Illumina i miei occhi perché io non m'addormenti del sonno della morte.” Cos’è quel sonno? È che siamo soddisfatti di noi stessi, superficiali, e non ci sentiamo miseri. Dio ci manda la luce, la verità su noi stessi e se amiamo la verità possiamo raccogliere i frutti dello Spirito; i frutti della giustizia. È giusto per noi umiliarci sotto la potente mano di Dio. (1 Pietro 5:6-7) Davide scrive che Dio lo ha trattato generosamente ed è stato misericordioso. Riusciamo a vedere le prove allo stesso modo? Davide era un uomo secondo il cuore di Dio.
Tutte le cose cooperano al bene, se amiamo Dio. (Romani 8:28) Sii lento a parlare, pronto ad ascoltare e riceverai il tuo conforto da Dio e non dalle persone. Quel conforto è la parola impiantata, che è in grado di salvare la tua anima. (Giacomo 1:19-21) Questa parola divide l’anima e lo spirito, i pensieri e le intenzioni, e le giunture dalle midolla. (Ebrei 4:12) Produce la vita se obbediamo a quello che sentiamo.
C’è una via che dobbiamo percorrere per arrivare alla vita di Cristo. Perciò sta scritto, “Carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.” 1 Pietro 4:12-13. Paolo le chiama “afflizioni leggere e momentanee,” che sono così se le vediamo per quelle che sono. Non dovremmo mai interrogarci o interrogare gli altri con le parole “Perché mi sta accadendo questo?” La risposta è sempre, affinché Dio ci possa portare ad un maggior grado di gloria!
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