Raab: Una storia biblica di fede e azione
Un messaggio edificante per tutti coloro che non si sentono all’altezza.
Non è sempre facile credere che Dio abbia un piano e una speranza per noi. Molti pensieri possono affollare la nostra mente, scoraggiandoci dal vivere la vita elevata a cui Dio ci ha chiamati.
Forse hai detto o fatto cose che sai essere sbagliate. Con un brutto passato che batte alla tua porta, ti senti come se non potessi mai essere accettato da Dio.
Forse vedi la grande differenza tra la tua vita e le Scritture. Così com’è facile vergognarsi delle azioni passate, sai che è facile vergognarsi della propria mancanza di timore di Dio. Vuoi arrivare ad una vita di purezza e bontà, ma ne sei così lontano.
Non ti arrendere! Non importa quanto possano sembrare oscure le cose, tu hai un futuro e una speranza – proprio come Raab di Gerico.
Apparentemente senza speranza
Raab era una donna cananea, cittadina di una nazione nota per il culto degli idoli. Secondo la legge, Raab non avrebbe avuto parte alle promesse di Israele: Era una prostituta, un abominio per il Signore. (Deuteronomio 23:17.)
Grazie alla giustizia di Abramo, Dio aveva promesso alla nazione di Israele la terra in cui viveva Raab. (Genesi 17:8.) Quando Raab e il suo popolo ricevettero la notizia che il popolo d'Israele stava venendo a conquistare Gerico: una città importante di Canaan, temevano per la propria vita, sapendo che lo stesso Dio che aveva liberato il suo popolo dall'Egitto avrebbe dato a Israele la vittoria su Gerico.
“Appena l'abbiamo udito, il nostro cuore è venuto meno e non è più rimasto coraggio in alcuno, per causa vostra; poiché il SIGNORE, il vostro Dio, è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra.” Giosuè 2:9-11.
Anche prima di incontrare gli israeliti e il loro potente esercito, Raab credeva nel Dio d'Israele. Sentiva parlare del suo potere e di come avesse salvato e protetto Israele, e questo le faceva credere nel cuore che fosse veramente il Signore.
Ma, esteriormente, le cose non sembravano promettenti per Raab. Che motivo aveva di sperare o credere di poter essere risparmiata? Perché questo Dio, che non aveva mai conosciuto prima, avrebbe dovuto avere qualche ragione per favorirla, o avere pietà della sua famiglia, al di sopra degli altri a Gerico?
Per fede
Nonostante l'apparente disperazione della situazione, Raab non disperò. Quando due spie israeliane arrivarono a casa sua, Raab le nascose al re. Chiese poi con coraggio alle spie di assicurarsi che lei e la sua famiglia fossero salvate quando ci sarebbe stata l’invasione d’Israele. Gli uomini dissero a Raab che se avesse appeso alla sua finestra lo stesso cordone scarlatto con cui sarebbero fuggiti, lei e tutti quelli che si trovavano in casa sua sarebbero stati risparmiati. In piena fede, Raab legò la corda alla sua finestra e disse: “Sia come dite!” (Leggi tutta la storia in Giosuè 2.)
Che atteggiamento! Anche se le cose sembravano abbastanza oscure e impossibili, Raab si aggrappava alla speranza e alla fede che lei e la sua famiglia potessero essere salvate.
In Ebrei, Paolo scrive del potere della fede. Inizia il capitolo scrivendo: “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi.” Ebrei 11:1-2. Il capitolo continua con molti esempi di persone che hanno preso decisioni di fede, e Raab è inclusa in questo elenco: “Per fede Raab, la prostituta, non perì con gli increduli, avendo accolto con benevolenza le spie.” Ebrei 11:31.
A Dio non importava cosa avesse – o non avesse fatto – in passato Raab. Non era rilevante la famiglia in cui era nata, o dove viveva. Importava che credesse in Dio e che credesse che Lui potesse salvarla.
Essendo una gentile – qualcuno che non è ebreo – Raab non aveva mai avuto la garanzia delle promesse di Israele. Eppure, credeva, senza riserve, che Dio potesse fare per lei ciò che aveva fatto per Israele, e questa fede la spingeva ad agire per fare proprie le promesse di Dio e fu per questo atto di fede che fu giustificata. (Giacomo 2:25.)
La nostra speranza
Nella società di oggi, potrebbe non essere un problema comune che l’assedio della nostra città – o il dover affrontare la morte come lo era per Raab. Ma la parola di Dio ci dice che “…perché il salario del peccato è la morte.” Romani 6:23. Abbiamo tutti peccato, ma se crediamo, Dio ha anche un piano per salvarci da quella distruzione e ci rende eredi delle sue promesse!
“Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone.” Tito 2:11-14.
“E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro.” 1 Giovanni 3:1-3.
Questo significa che, proprio come Raab, la nostra fede ci porterà ad agire – a negare l'empietà e le concupiscenze mondane a cui siamo tentati! Per questo Paolo scrive dell'ubbidienza della fede. (Romani 1:5.)
Raab è diventata parte dell'eredità
Come risultato della fede di Raab, lei e la sua famiglia sono state risparmiate e lei ha abitato in mezzo alla nazione d’Israele. (Giosuè 6:22-25.) La stessa Raab divenne parte della genealogia di Gesù. (Matteo 1:5.)
L'esempio di Raab è oggi per noi una testimonianza, ci insegna che non importa come siano andate le cose nel passato – o quanto oscure possano apparire nel presente – la fede in Dio e l'ubbidienza alla sua parola ci salveranno dalla distruzione del peccato e ci daranno un futuro e una speranza nel regno di Dio.
Sfruttiamo le possibilità che sono aperte per noi in Cristo Gesù e combattiamo in questo stesso spirito di fede, affinché anche noi possiamo entrare nell'eredità che Dio ha promesso a tutti coloro che hanno riposto in lui la loro speranza!
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