“Rimanere sempre alla croce”- un motto non comune per la vita!
Una volta ho chiesto a mia madre quale fosse il motto della sua vita. Lei rispose: “Rimanere sempre alla croce.” Non è un motto comune, ma la sua risposta non mi sorprese molto.
Una casa felice e sicura
Mi chiamo Aksel e vi voglio raccontare di mia madre. Siamo una famiglia con dieci figli e io sono il più grande. La nostra famiglia vive in un tranquillo villaggio in Polonia. Sebbene ci siano 21 anni di differenza tra me e la mia sorella più giovane, andiamo tutti molto d’accordo. Amo la mia famiglia.
A volte, quando eravamo seduti insieme la sera, mia madre esprimeva la sua gratitudine per la croce. Ma questo può sembrare un poco difficile, o per lo meno strano, quando senti che lei “vuole rimanere sempre alla croce.” Che cosa significa veramente? Mia madre intende qualcosa di specifico quando dice questo, quindi glielo voglio chiedere.
Non un motto comune per la vita
Quando abbiamo avuto un po’di tempo per parlare di questo argomento, mia madre ha cominciato:
“Qualcuno una volta mi ha chiesto se lei mi piaceva. Io le risposi, ‘Sì, mi piaci.’ Allora lei mi chiese: ‘Ti piaccio veramente o soltanto perché usi la “croce?” Quello che voleva dire era se mi piacesse veramente o se in realtà non mi piacesse, ma rinnegando me stessa riuscivo a sopportarla. Ma quando ‘muoio alla croce,’ allora non solo ‘sopporto’ qualcuno, ma l'amore diventa assolutamente genuino e molto caloroso! Potei risponderle che l’amavo davvero! Devo dire che la croce è assolutamente fantastica!
“Per me, il messaggio della croce significa che non devo fare quello che voglio. Significa non solo rinnegare la mia forte propria volontà con tutte le sue pretese ingiuste, ma che posso essere crocifissa e che la mia propria volontà può morire! Avviene davvero nella mia mente: quando vengono i cattivi pensieri, li crocifiggo e li odio; allora non hanno la possibilità di diventare spiacevoli per me e per gli altri e alla fine se ne vanno. La croce è uno strumento molto utile per l’uso quotidiano in diverse situazioni: nel matrimonio, coi figli, nella vita della chiesa.
“Sono una persona con una personalità forte. Di natura amo avere il controllo di quello che faccio. Ma spesso dico a me stessa che non tutto deve essere come voglio e nel modo in cui penso dovrebbe essere. Forse gli altri hanno altre opinioni in merito? Non è così importante in quale ristorante dobbiamo mangiare, dove andare in una gita con gli amici, se dobbiamo prendere la macchina o le biciclette, ecc. Ma in cose simili, piuttosto prive di importanza, possono nascere vari pensieri cattivi. Allora è sempre bene crocifiggere il desiderio di dominare, che vuole decidere per gli altri per esempio.
“Ci si potrebbe chiedere: Come faccio a crocifiggerlo? Chi è crocifisso riceve dei chiodi nelle sue mani e non può fare molto di più. Non è che muore subito, ma si tratta di un processo in cui quella persona pende alla croce e alla fine muore. Allo stesso modo, anche io crocifiggo il peccato, perché so che muore dopo un po' di tempo e allora le cose diventano più libere e migliori per gli altri. Mi porta anche gioia personale.”
In realtà è un po’ speciale per me, come figlio, sentire questo da mia madre, perché penso di riuscire a ricordare alcune circostanze in cui mamma abbia fatto esattamente questo. Lei non ha fatto quello che avrebbe voluto personalmente o quello che aveva pianificato. Con una famiglia di dieci figli, molti piani possono cambiare rapidamente!
Non è automatico
Mia madre continua: “Visto che abbiamo già parlato della croce, vorrei anche dire che anche se hai il miglior marito del mondo, questo non significa che puoi essere felice senza usare la croce. Se non usi la croce, diventi infelice anche nella migliore famiglia.
“Per esempio: Io uso la croce quando devo alzarmi più volte durante la notte per prendermi cura del mio piccolo tesoro. In momenti come quelli possono sorgere vari pensieri: insoddisfazione, lamentele, pretese e rimproveri a Dio – che questo non è come io voglio che sia, ecc.” Mentre parliamo di questo tiene in braccio la mia sorella più piccola. La piccola Randi alza lo sguardo verso la mamma con un viso raggiante e grandi occhi. Nel suo piccolo mondo, in questo momento, la mamma è l’unica cosa che abbia valore nella vita. Si scambiano un sorriso e mamma poi continua:
“Penso spesso che sarebbe stato terribile se non fossi stata fedele e mi fossi arrabbiata per questo dono di Dio. Allora il sorriso sarebbe anche scomparso dal suo volto. Ma lavorando a me stessa, mantenendo fedelmente questi pensieri alla croce, sono nati nuovi pensieri, pensieri che vengono da Dio. Quella speranza, che il peccato morirà in me attraverso queste situazioni, e nuove, divine qualità verranno al loro posto, quella speranza mi aiuta a superare una notte così.”
I risultati della croce
“Quando ripenso indietro, mi ricordo che all’inizio del nostro matrimonio, quando avevamo bambini piccoli ecc., ero molto più impaziente di quanto lo sono oggi. Non posso dire che è cambiato automaticamente e che sono più paziente perché sono una madre più anziana con esperienza di vita o qualcosa del genere. È stata una battaglia cosciente. Non sapevo sempre perché venivano le situazioni, ma per me era importante che dovessi perseverare nella bontà e nell’amore; quindi dovevo spesso tacere e soffrire fino ad eliminare il peccato.
“Senza il messaggio della croce sarei stata triste, piena di aspettative e pretese nascoste, non contenta di quello che stava succedendo.
“La croce mi dà gioia, benedizione e pace interiore. Sono molto grata per il messaggio della croce.” (1 Corinzi 1:18)
Grazie mamma
Infine, vorrei solo dire a me stesso: Grazie, cara mamma! Grazie che hai scelto di non fare la tua volontà, ma di crocifiggere tutto quello che altrimenti ti avrebbe danneggiato tanto. Avere una madre che sistematicamente ogni giorno usa la croce, avere una madre che sceglie di soffrire sicché possa diventare meglio per noi figli, è qualcosa di molto grande per me e sicuramente meritevole di un ringraziamento.
Dopo questa conversazione, ho un desiderio più grande di vivere una vita crocifissa, cosicché i miei amici non sperimentino parole e azioni egoiste e tristi da parte mia. Voglio odiare il peccato già quando nasce nei miei pensieri, cosicché dopo alcuni anni questi desideri peccaminosi muoiano completamente e si zittiscano. Allora non infastidiranno più me o quelli attorno a me. Sono grato per “il messaggio della croce" e lo metterò in pratica nella mia vita.
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