Sempre grati

Sempre grati

A novembre ogni anno, gli americani si riuniscono per festeggiare il Giorno del Ringraziamento, un giorno di riflessione su ciò che ci rende grati.

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L’apostolo Paolo scrisse queste parole, “In ogni cosa rendete grazie”. Com’era capace di essere grato in ogni cosa?

Presto gli americani si riuniscono con le loro famiglie e i loro amici, come fanno ogni novembre, per celebrare il Giorno del Ringraziamento. I colori rosso e dorato delle foglie autunnali sarà in mostra per segnare la fine del raccolto dell’anno, i campi degli agricoltori giaceranno arati e rimarranno incolti per tutto il prossimo inverno, e molte case saranno riempite con l’aroma delizioso di tacchino arrostito e zucca e torte di mele. È un giorno di vacanza dal lavoro e dalla scuola, un giorno di riflessione su ciò che ci rende grati.

Nelle scuole americane, i bambini studiano i pellegrini che hanno lasciato la loro madre patria e tutto ciò che era a loro caro, per salpare per l'America. Dopo il loro arrivo sicuro nel Nuovo Mondo, e una convivenza in qualche modo pacifica con i nativi del luogo, hanno festeggiato con un'abbondante festa insieme. Era quello il primo ‘Giorno del Ringraziamento'.

Fidarsi di Dio genera gratitudine

Il giorno festivo ha le sue radici nel rendere grazie di cuore a Dio per le sue benedizioni, ma lo sapevi che durante la storia più antica degli Stati Uniti ci sono stati diversi giorni di ringraziamento indetti dal governo? Un dato particolarmente interessante di questi primi riti è che un Giorno del Ringraziamento era celebrato solo quando i coloni avevano incontrato circostanze favorevoli, come una vittoria militare o la fine di un periodo di siccità— ma non se queste cose mancavano.

L'apostolo Paolo aveva un modo molto diverso di reagire alle cose. Scrisse "In ogni cosa rendete grazie". Come riusciva a essere grato in ogni cosa, nelle prigionie, nelle percosse, veramente, in ogni tipo di avversità, che la maggior parte delle persone avrebbe trovato tragico e insopportabile? È perché Paolo era un ‘pellegrino' di tipo diverso, uno che aveva fiducia in Dio che si sarebbe preso cura di lui nel modo migliore (Rm 8,28), mentre lui stesso cercava "le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio". Col. 3:1.

La fede rende possibile rallegrarsi sempre

Paolo aveva un vivo interesse nel trovare quegli aspetti della sua natura, che non si sarebbero inseriti bene nel regno dei cieli, cioè nel luogo che il suo cuore desiderava. E quando le situazioni gli andarono contro, come spesso ci accade, vide la sua tendenza a lamentarsi o addirittura ad essere vendicativo, ma la grazia che aveva ricevuto mediante la fede in Cristo Gesù rese possibile per lui di odiare quelle cose negative che aveva visto in se stesso, e si era manifestato qualcosa di nuovo ed eterno e celeste al loro posto.

Paolo aveva afferrato una fede in cui poteva rendere grazie per tutto, anche per quelle cose che erano apparentemente insopportabili.

Paolo scrive nella sua lettera ai Romani, che "si gloriava nelle tribolazioni", —lui le accolse! … Perché era convinto di ciò che, dimorare in una fede vivente in Dio, avrebbero prodotto nella sua vita —qualcosa di eterno! Aveva preso parte ad una fede in cui poteva "rallegrarsi sempre" e rendere grazie per tutto, anche per quelle cose che erano non solo spiacevoli, ma anche apparentemente insopportabili. La sua gratitudine onorava veramente Dio! Ed egli ci ricorda di fare lo stesso: "In ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi." (1 Tessalonicesi 5:18.). C'è da meravigliarsi che, con un tale atteggiamento, avesse una ‘festa' nel suo cuore, ogni giorno?

Felice Giorno del Ringraziamento!

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