Il seminatore semina. Cosa succede dopo?
Abbiamo una grande responsabilità nell’ascoltare la parola di Dio.
La lezione di Gesù nella parabola del seminatore
Nella parabola del seminatore, Gesù vuole ricordarci la grande responsabilità che abbiamo nell’ascoltare la parola di Dio. Nella parabola, solo uno su quattro tra quelli che udì la parola la custodì e portò frutti che diventarono maturi. I restanti tre l’avevano sentita più o meno invano. Raccontandoci questa parabola, Gesù voleva lasciarci l’impressione che la parola avrebbe ricevuto sempre questo tipo di accoglienza? Sembra così, e diversi fatti lo confermano. Notiamo che i cuori delle persone in questi giorni sono gli stessi di una volta. Le cose non sono cambiate quando si tratta di essere legati al mondo e alle cose di questo mondo.
Dalla predicazione del vangelo attraverso i secoli è scaturito solo un piccolo gregge come frutto, rispetto alla moltitudine che ha l’apparenza della pietà, mentre ne ha rinnegata la potenza. (2 Timoteo 3:1-5). Visto che è così difficile mantenere la parola che ascoltiamo e che non riesce a così tanti, abbiamo ancora il diritto di esortare noi stessi e gli altri a riceverla? Possiamo dare speranza e possiamo avere fede che porterà frutti maturi nelle diverse persone?
Sì, Dio sia lodato!!
Tutti coloro che sono nati da Dio non sono come una piuma sui mari in tempesta della vita, che non sanno se finiranno su un terreno roccioso o tra le spine, come il seme nella parabola del seminatore.
Ricevere la parola
Dio ci ha messo su un sentiero stabile e uniforme che conduce alla vita. Nessuno di coloro che abbandona tutto per amore di Gesù sarà svergognato. Ma i timorosi e i codardi sono come coloro dai quali il diavolo ha preso la parola tanto da non farli credere e da non poter essere salvati. Invece di usare la parola come la spada dello Spirito con cui combattere contro il diavolo, erano così instabili e inadatti alla battaglia che si arresero. La parola aveva avuto un piccolo inizio nel cuore, ma l’ordine di essere fondati e radicati nella parola non fu obbedito; di conseguenza, diventarono facili vittime del maligno.
Quelli in cui il seme era caduto su un terreno roccioso avanzarono un po’ di più, anche se non avevano radici. È possibile stare insieme senza essere radicati, ma che inganno! Si rallegrarono e credettero, e possiamo essere certi che trascorsero molti bei momenti nella chiesa, ma non erano radicati. Quando giunse l’ora della prova che tutti noi dobbiamo affrontare, caddero. Com’è possibile per noi evitare un destino così orribile? Alimentando la parola con la preghiera e avendo una sincera comunione con i santi. Allora Dio darà la crescita e avremo una radice che non può essere rimossa.
Quelli che erano caduti tra le spine sono quelli che ascoltano. Avevano ricevuto un orecchio per poter ascoltare la parola. Basti pensare al privilegio e all’opportunità che avevano ricevuto da Dio avendo un orecchio per ascoltare! Ma com’è andata? L’ansia, la ricchezza e le concupiscenze soffocarono la parola cosicché non portarono frutti maturi. Il diavolo ebbe ancora una volta la vittoria. Gesù non poteva prenderli come le sue primizie. È possibile che siano stati tormentati dall’ansia per molti anni, senza arrendersi, ma il frutto non era diventato maturo. Il diavolo vuole ingannarci facendoci accontentare di una vittoria parziale e di frutti quasi maturi. Ma Gesù ci ha mostrato un solo obiettivo: frutti maturi.
Portare frutto
Coloro che hanno ricevuto il seme sul buon terreno si sono attenuti alla parola. Gli altri non erano riusciti a mantenere nei loro cuori questo atteggiamento fermo verso la parola. La fermezza è l’opposto della lentezza e del fallimento. La nostra dedizione a Dio e la nostra devozione alla sua parola per il resto della nostra vita ci fa essere fermi come la fede stessa. Non ci vuole niente di meno di questo per portare i suoi frutti con pazienza.
Le primizie, coloro che sono in Cristo, portano i frutti dello Spirito. Lì Dio dà la crescita, perché sono presenti le giuste condizioni. Non porteranno mai più frutti aspri e mangiati dai vermi, perché i loro cuori sono nobili e buoni.
Questo articolo è stato tradotto dal norvegese ed è stato pubblicato per la prima volta con il titolo “Veglia sulla tua vita” nel periodico Skjulte Skatter (Tesori Nascosti) nell’aprile del 1958.
© Copyright Stiftelsen Skjulte Skatters Forlag | CristianesimoAttivo
Se non indicato diversamente, le scrittura sono riprese da La Nuova Riveduta®. Tutti i diritti riservati.