Una nuova visione della vita
Karen ha lottato per trovare un significato nel ciclo infinito della vita giornaliera, finché ha sentito un messaggio che l’ha costretta a guardare la vita in maniera completamente diversa.
Beep! Beep! Beep!
Il tuo allarme suona facendoti sobbalzare dal tuo sonno tranquillo. Ti sfugge un gemito. Non vuoi uscire dal letto. Non vuoi affrontare la giornata. Ti chiedi: Devo alzarmi veramente? Perché preoccuparsi? Qual è il punto?
Ti suona familiare?
La vita può sembrare pesante a volte. Cose come lo stress finanziario, la pressione dei colleghi, le relazioni, la scuola o il lavoro possono sembrare dei pesi enormi. Puoi accendere la TV per guardare le notizie e poi rimanere costernato per la situazione nel mondo. Quindi che senso ha?
"Siamo nati. Andiamo a scuola per poter ottenere un lavoro. Otteniamo un lavoro per poter guadagnare soldi. Guadagniamo soldi per poter sopravvivere. Sopravviviamo per poter andare al nostro lavoro.”
Che senso ha?
Ero abituata a pensare così. La vita era semplicemente una battaglia circolare e sembrava vuota e senza senso. Non pensavo che quello che facevo facesse veramente la differenza e per questo motivo sentivo che la mia vita era priva di un vero significato. Anche quando facevo qualcosa di “buono” non riuscivo a scuotere il vuoto che mi affliggeva ovunque andassi.
Sapevo che ci doveva essere qualcosa in più nella vita che ripercorrere semplicemente i miei movimenti e rispettare i miei impegni quotidiani. Pensavo alle normalissime cose per le quali vivono la maggior parte delle persone – famiglia, amici, carriera, denaro, ecc. – e sapevo che anche se fossi riuscita a fare tutte queste cose, non mi avrebbero mai portato al vero senso della vita che desideravo così disperatamente. Anche se tutte queste cose mi avrebbero potuto portare a qualche forma di felicità, sono temporali ed esteriori e dentro ci sarebbe stato ancora il vuoto. Avevo cominciato a dubitare che sarei mai stata veramente felice o che avessi mai trovato un senso nella vita. Mi chiedevo “Che senso ha la vita?”
Avevo sempre frequentato la chiesa da quando ero bambina. Sapevo di voler essere una cristiana e una “buona persona,” ma scoprii dopo poco tempo che anche questo sembrava inutile perché mi sentivo ancora vuota senza riuscire a spiegarlo. È stato quando ho partecipato ad una conferenza cristiana che finalmente si è fatta strada in me la vera radice dei miei problemi. L'oratore parlava di come Gesù lavorava affinché un giorno noi potessimo essere presentati a Lui, come una sposa santa e immacolata! Che occasione d’oro abbiamo per essere la sposa di Cristo! Puoi diventare una persona nuova!
Il pezzo mancante
Ed eccolo qui. Quello che mi mancava. Potevo diventare qualcosa di nuovo. Non era necessario che continuassi a vivere la vita nel modo in cui ero nata. Mentre ero seduta lì sapevo che non mi piaceva essere quella che ero secondo la mia carne – le mie tendenze egoistiche, le mie reazioni affrettate, i miei pensieri di giudizio sugli altri. Giacevano nel profondo della mia natura, ma con l’aiuto di Gesù potevo liberarmi da queste cose e ottenere una natura completamente nuova – una natura divina! È questo il senso della vita.
“Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.” 2 Pietro 1:4.
Non me n’ero resa conto prima, ma il vuoto che avevo sentito dentro era in realtà un profondo desiderio per qualcosa di eterno. Qualcosa che avesse un vero valore e che non svanisse. Quando questo era diventato chiaro per me, ho ricevuto una visione completamente nuova della vita. Invece di "ripercorrere i movimenti” e far passare il giorno, ogni giorno doveva essere visto come un’opportunità per guadagnare qualcosa di eterno!
Se devo essere la sposa di Cristo significa che devo conoscere Gesù. Come faccio a conoscerlo Rinunciando alla mia volontà, quando entro nelle varie prove, proprio come ha fatto lui.
“Diceva poi a tutti: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.” Luca 9:23.
Un lavoro attivo in corso
Nelle mie situazioni quotidiane, Dio può mostrarmi cose su me stessa che devo cambiare. Ero troppo veloce nel reagire male qui, cercavo in effetti un po’ di onore lì, ecc. Quando vedo e riconosco queste cose allora posso lavorare attivamente a me stessa. In questo modo cammino allo stesso modo in cui camminò Gesù quando era sulla terra. Questo è il percorso verso la natura divina.
“Mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” 2 Corinzi 2:18.
Mentre trascorro la mia giornata posso pregare di avere occhi illuminati. Avere occhi illuminati significa essere in grado di vedere oltre le mie situazioni quotidiane e vedere il valore eterno che posso guadagnare da quella situazione. Ogni cosa che Dio manda sulla mia strada è un’opportunità di vittoria, di diventare libera dalle mie passioni e dai miei desideri. Quando entro in una situazione in cui vedo qualcosa in me stessa che so essere peccato, allora posso pregare a Gesù per ottenere la forza di portare nella morte quel peccato. Quando faccio questo in ogni situazione che Dio mi manda, allora pian piano mi sto trasformando secondo la sua stessa immagine. In realtà mi sto preparando per l’eternità.
“E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” 1 Giovanni 2:17.
Non si tratta del lavoro che faccio o di quali siano le mie circostanze quotidiane, ma di utilizzare le situazioni che mi dà Dio per essere trasformata dal modo in cui sono in una persona completamente nuova! Questo mi dà un motivo per alzarmi ogni mattina dal letto! Questo dà un vero senso alla mia vita!
“E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito.” 2 Corinzi 3:18.
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