Qual è la differenza tra giustificazione, salvezza e santificazione?
Grazia e fede sono la sola via alla giustificazione, la salvezza e alla santificazione. Quindi cosa devo fare io?
Giustificazione, salvezza e santificazione vanno di pari passo.
Giustificazione – perdono, la rimozione di tutta la mia colpa e della meritata punizione per i peccati commessi, tramite la fede in Gesù Cristo, che prese su di sé la punizione dei miei peccati e pagò il prezzo morendo al mio posto. (Galati 2:16) Questo porta a salvezza.
Salvezza – salvati dalla punizione dei peccati commessi, ma – ancora maggiormente – anche dalla radice del peccato; dalla schiavitù che ero nel corpo del peccato. (Ebrei 7:19,25) Lo Spirito Santo viene a dimorare in me e opera in me, portandomi a vincere il peccato prima che viene commesso. Sono salvato dalla la necessità di commettere peccato solo perché io ho del peccato – che porta a …
Santificazione – Questo è il risultato della salvezza. È la trasformazione dalla natura umana a quella divina (2 Pietro 1:2-4; 1 Pietro 1:15-16; Matteo 5:48); essere resi santi. Questo è un processo a cui vengo sottoposto durante la mia vita mentre io, in ubbidienza allo Spirito, mi spoglio delle opere della carne e mi rivesto dei frutti dello Spirito. (Galati 5:16-16)
Naturalmente tutto questo per grazia. Per grazia Dio ha operato nel mio cuore, chiamandomi al pentimento. Per grazia e ubbidienza della fede, da discepolo, sono salvato, santificato, reso santo e purificato così come Lui, il mio Maestro, Salvatore e sposo, è puro.
Salvezza per fede
“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.” Efesini 2:8-10
Io sono salvato per grazia e fede – questa è l’unica via verso la salvezza! -ma “…se ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?” Ebrei 2:2-3. In altre parole, c’è una pena per essere stato salvato, aver trascurato la salvezza ed essere ricaduto nelle mie vecchie abitudini. Per questo motivo devo "…adoperare al compimento della (mia) salvezza con timore e tremore". Tutto questo mentre so che è “… Dio che produce in (me) il volere [questa è grazia] e l’agire [questa è grazia abbinata ad una fede attiva! Fede per agire!]”. Filippesi 2:12-13.
Paolo scrive a Timoteo: “Bada a te stesso [la verità su me stesso, il peccato che dimore in me; stando attento e vigile per le tentazioni] e all’insegnamento [per conoscere le Scritture, nelle quali troverò lo standard col quale confrontare la mia vita]. Persevera in queste cose [essere ubbidente e fare quello che vedo che dev’essere fatto – non permettendo al peccato di regnare nel mio corpo; non ubbidendolo ai suoi desideri], perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano. (1 Timoteo 4:16; Romani 6:12) Questo rende chiaro che c'è qualcosa che io stesso devo fare riguardo alla mia salvezza.
Salvato in un grado maggiore
Io ero nato di nuovo attraverso lo Spirito (Giovanni 3:5-6), e ora devo continuare nello Spirito (Galati 5:25). Lo Spirito mi porta a rimandare le opere della carne. Si, io ho peccato, contro il quale io sono impotente. Questo però non vuol dire che devo commettere peccato! (1 Giovanni 5:18; 1 Giovanni 2:3-9) Poiché è Dio che produce in me il volere e l’agire! Deponi le opere della carne tramite lo Spirito Santo che opera in me. Queste sono le buone opere che Dio ha preparato per me in anticipo e nelle quali devo camminare; per agire. Non vedo tutte le opere contemporaneamente, ma se sono fedele ubbidendo allo Spirito, Lui mi può mostrare sempre di più e io posso essere salvato in misura sempre maggiore.
Lo Spirito Santo opera in me, ma lo Spirito Santo stesso non compie le opere. “Perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete". Romani 8:13. Sono io che resisto alle concupiscenze e ai desideri della carne quando mi vengono rivelati, sono io che devo stare saldo nel momento della tentazione, io che devo vincere il peccato. Non nella mia propria forza – la mia forza umana è nulla – ma tramite la forza che lo Spirito Santo dà a coloro che sono nati dallo Spirito.
Queste buone opere nelle quali devo camminare non sono le opere della legge, ma le opere che Dio ha preparato specificatamente per me, che lo Spirito Santo mi suggerisce di fare. (Galati 5:16-20; Romani 6:5-7)
Salvati da una fede attiva e ubbidiente
Sono salvato per fede, ma non una fede stagnante, inanimata che crede che Gesù ha fatto tutto al mio posto, e che non c’è altro da fare per me. Tramite una fede attiva, ubbidiente io posso deporre le opere della carne e rivestirmi dei frutti dello Spirito. (Colossesi 3:8-14) Non sono destinato a peccare nella carne! Non devo commettere peccato!
“Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono". Atti 5:32.
Se continuassi a fare le opere della carne, non sarei libero. Come posso dire che sono salvato dal peccato se continuo a commettere peccato, perché sono “coperto dalla giustizia di Gesù?”
"Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.” Galati 6:8.
È Dio che opera in me; è la sua grazia che mi attira sulla via della giustizia, così non posso vantarmi di aver fatto qualcosa. Senza il dono della grazia da Dio sarei impotente contro il peccato. Pertanto, tutta la gloria va a Dio. È per tale motivo che lo loderemo per tutta l'eternità dicendo: “Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l'onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen!” Apocalisse 7:12.
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